“Sono sempre qui, nella mia casa romana, e dalla finestra, da un po’ di mesi, guardo una mamma gabbiano che ha messo in opera un nido per i suoi piccoli sul tetto della casa di fronte. Un’opera di ingegno animale straordinaria.
Lei sta ferma sul suo nido, custode del suo tesoro o dei suoi tesori. Non un refolo di vento, non il sole di questo maggio, non il vento o la pioggia la smuove.
Lei sta lì, per garantire ai suoi nascituri la libertà, meglio, custodendo una vita che verrà e che dovrà rassegnarsi a lasciare, ma in libertà”.
Ornella Vanoni, tra mito e realtà:
In attesa del 5 Luglio, quando si saprà e si conoscerà il vincitore del Premio Strega, e piano piano vi proporrò i libri della cinquina, per analizzarli, vi voglio raccontare […]
Roberto Vecchioni: “Tra il silenzio ed il tuono“
Un romanzo che grida il dolore, che ha sete di raccontare, che ci provoca con i suoi aneddoti ed i suoi aforismi, che ci fa ridere, con le sue parole sconce, mai volgari e messe sempre al posto giusto e nel momento opportuno.
Il tempo e gli orologi – Tommaso Vercellio
Parecchi anni fa, un mio professore dell’università, mi chiese se volessi diventare cultore della materia. Io gli risposi che volevo essere cultore, ma della mia più grande passione: gli orologi. […]
L’amore di una madre – Tommaso Vercellio
Sono qui solo nel mio salotto romano, e tutto tace a quest’ora della notte. Il silenzio è rotto dal respiro ritmico e fluente di mia madre che dorme nella stanza […]
RAUL MONTANARI: UNO SCRITTORE SINCERO
Raul Montanari è un autore che amo particolarmente, non a caso ho parlato di lui come un uomo sincero. Nei suoi romanzi, nei suoi scritti, in tutte le sue opere, […]