Barney, il protagonista, acciaccato settantenne, racconta la propria storia di vita, per far chiarezza sulla morte, avvenuta anni addietro, del suo migliore amico, Boogie, talentuoso scrittore, seppur deturpato da una terribile tossicodipendenza: tipico cliché anni Settanta. Si aprono i cassetti della memoria, per Barney, in modo disordinato e sconclusionato, come d’altra parte è il personaggio di questo libro: uomo istintivo, spiritoso, pratico e insolente, ebreo che si afferma come self made man in qualità di improbabile produttore televisivo.