ALESSANDRO PIPERNO: DI CHI E’LA COLPA

ALESSANDRO PIPERNO: DI CHI E’LA COLPA

Alessandro Piperno é uno scrittore ricercato. Scrive in un italiano eccellente, mai banale, forbito ma comprensibile. Questo perché é un critico letterario ed accademico italiano e professore di letteratura francese all’università’ di Roma, città in cui vive e lavora.

Ma non fatevi ingannare, perchè i suoi numerosi libri, tutti legati dal collante della saga, vi faranno rimanere a bocca aperta, per la sua capacità introspettiva, per la sua facile sintesi di esistenze vissute in bilico tra ipocrisia e realtà, tra presente e passato, con passaggi fenomenali e brucianti tra distanze che dividono il momento in cui narra, rispetto alle varie fasi e periodi dello stesso romanzo.

Dopo cinque anni dall’ultimo libro, “Dove la storia finisce”, Piperno torna in libreria con questo romanzo. Già il titolo propone un interrogativo etico-morale, non di poco conto, che troverà spiegazione nelle ultime pagine del libro.

La storia è quella di un ragazzo, cresciuto in una famiglia con genitori litigiosi e animati da rancori repressi, che esplodono in frequenti scontri notturni. A tutto ciò contribuiscono i non pochi debiti e le gravi difficoltà economiche che il padre attraversa, cui non riesce a far fronte ed il passato misterioso della madre. Passano gli anni ed il ragazzo, divenuto adolescente, scopre un vissuto della madre, costituito da una famiglia benestante,” i Sacerdoti”, dalla quale la stessa ha voluto allontanarsi tanti anni addietro, per motivi che lascio alla vostra lettura. L’occasione per un primo riavvicinamento, sarà la celebrazione della Pasqua ebraica, scoprendo così le origini della madre. Questa nuova famiglia, caratteristica è costituita da membri eclettici e poco alla mano, ma eserciterà sul giovane uomo, un fascino irresistibile. Attrazione che si accentuerà con il viaggio che lo zio Gianni, organizzerà in America e dove inviterà il giovane con tutti i suoi cugini.

Tutto sembra scorrere come sempre, quando accade un fatto tragico, destinato a cambiare le vite delle due famiglie, ed in parte ad unirle in modo indissolubile.

Piperno è quindi un ottimo romanziere, il più classico dei classici. Voce raffinata della nostra narrativa (ce ne sono ben poche) ed autore di punta dei nostri tempi.

Come sopra ho detto, gestisce alla perfezione attese, coup de theatre e anticipazioni, raccontando il tutto senza tentennamenti, in una lingua esatta e in una forma precisa.

Magistrale, il modo in cui riesce ad illustrare la metamorfosi lenta e implacabile subita dal protagonista, che lo attraversa e si impadronisce di lui, inesorabilmente e silenziosamente. Il tema della colpa, titolo del libro, è tra i temi più complessi da trattare, e Piperno ci da conto di una vicenda che fa sua un fatto di cronaca e un viaggio all’interno di un sentimento misterioso e profondo. Un itinerario non facile da affrontare per il nostro protagonista, che dovrà pareggiare i conti con il passato, liberarsi dei famosi e mai obsoleti scheletri nell’armadio, fino a scoprire che, la verità su cui si era basata la sua vita finora e la sua menzogna, forse non era cosi autentica.

La mistificazione, colpa taciuta e messa sottochiave, opere di falsificazione, meccanismi di autodifesa. Tutto questo ci racconta lo scrittore, e le pene, che dovrà’ affrontare in una sola vita questo uomo coraggioso. D’altra parte, oggi più che mai, e’ facile giudicare, mettere le persone in primo piano e screditarle, senza accertarsi se sono veramente colpevoli. Gogna mediatica, processi sommari, trafugamento di documenti segreti, notizie false. Chiamatele come volete. Ma la colpa è qualcosa di diverso, che questo libro ci può insegnare. Mi piace chiudere con un aforisma di Tolstoj: ”Dove si giudica, non c’è giustizia”.

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